Ecco “Una montagna di balle” lunga storia di un’emergenza [da Reèubblica]


[da Repubblica]

di Antonio Tricomi 

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L’ EMERGENZA era già nell’ aria. È anzi il caso di dire che si poteva respirare, ben prima che i cumuli di rifiuti invadessero platealmente le strade di Napoli e della Campania. E da lì, dilagassero sui media di tutto il mondo. Il documentario di Nicola Angrisano "Una montagna di balle", in anteprima a ingresso libero stasera dalle 20 al Modernissimo, ricostruisce antefatti e retroscena della grande emergenza del 2007-2008. Con la partecipazione di Ascanio Celestini e le musiche di Marco Messina. Il soggetto è firmato dallo stesso Angrisano con Maurizio Braucci e Sabina Laddaga. È un’ autoproduzione di InsuTv, la "telestreet" dei movimenti campani. Alla serata intervengono Ernesto Burgio per la Società internazionale dei medici dell’ ambiente, il magistrato Donato Ceglie e il sociologo Antonello Petrillo. In effige interpretati cioè da militanti che indosseranno le loro maschere saranno presenti anche Antonio Bassolino, Silvio Berlusconi, Guido Bertolaso e Antonio Rastrelli. «Tutto è stato documentato», dice Maurizio Braucci.

«Tutte le tappe della "gestione straordinaria" dei rifiuti, con interviste fatte sul campo. Poi c’ è anche una parte di docufiction affidata ad Ascanio Celestini, che commenta e interpreta i fatti nei panni del fantomatico speaker di una trasmissione radiofonica. Il nostro sforzoè andato nella direzione di rendere comprensibile la vicenda, rispettandone la complessità. Ci interessava spiega ancora Braucci – prima documentare cos’ era successo e poi indicare le responsabilità, locali e nazionali. Si è detto che era impossibile uscire dalla crisi per colpa delle popolazioni che si opponevano alle discariche e agli inceneritori: questo ci ha indignato, volevamo far capire che se la gente si ribellava forse qualche motivo c’ era». Tutto parte, secondo il regista Angrisano, «dal presidio allestito nel 2002 ad Acerra dai contadini dell’ area, sul sito dell’ inceneritore. Gli attivisti erano lì, con le loro telecamere. Il 29 agosto del 2004 il punto di svolta, con gli scontri tra manifestanti e polizia. Il nostro lavoro documenta tutto ciò che è accaduto da allora. Fino gli eventi del 2007-2008, il processo Bassolino-Impregilo, la caduta di Bertolaso per mano dell’ allora ministro dell’ Ambiente Pecoraro Scanio, l’ immondizia per le strade, le rivolte di Pianura e di Chiaiano». Il racconto, dopo aver documentato l’ inaugurazione dell’ inceneritore di Acerra del 26 marzo scorso, si conclude con un’ immagine di meno di un mese fa: il sito di Ferrandelle stracolmo di rifiuti. «Venticinque videomaker – conclude Angrisano – hanno contribuito al documentario, che noi chiamiamo "docutrash", per un totale d 250 ore di girato». Da segnalare la formula produttiva: trecento persone hanno finanziato la realizzazione del progetto acquistando via Internet altrettante quote. A "Una montagna di balle" si è detto interessata Current Tv, il canale satellitare di Al Gore, che è disposto a tradurlo in inglese al fine di garantirne una maggiore diffusione. Ma chiunque voglia organizzare una proiezione gratuita del documentario può farne richiesta all’ indirizzo di posta elettronica balle@insutv.it. – ANTONIO TRICOMI
 

Repubblica — 14 luglio 2009   pagina 11   sezione: NAPOLI 

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