Scaletta e struttura di “Una montagna di balle”

Per scaricarla clicca qui: scaletta docutrashfilm.pdf

Vogliamo raccontare una storia,
 “La storia è una previsione del Passato” scrisse Pasolini, e in questa vicenda dei rifiuti conoscere la storia che sta dietro l’attuale emergenza è non solo la ricerca di vie d’uscita ma, purtroppo, anche la constatazione che i gruppi di potere campani dell’oggi sono malefici e impunibili come quelli di ieri. Premetto che i gruppi in questione sono costituiti da strutture trasversali che abbracciano politica, massoneria, imprenditoria, camorra ed intellettuali che hanno lucrato sulla situazione di emergenza dei rifiuti.
le didascalie sono brutte e non si leggono, ma possiamo trovare un escamotage narrativo, (grafiche…) per partire così

0.1
I piani regionali per lo smaltimento risalgono alla legge 915 dell’82: vengono stanziati all’epoca per la sola Campania quasi 80 miliardi ma i finanziamenti stentano a partire. A distanza di nove anni dal entra in vigore della legge, la regione non presenta il proprio piano e nei primi mesi del ’91 si scoprono le prime 364 discariche abusive nell’hinterland partenopeo e un corposo traffico illecito di rifiuti tossici dal Nord verso la Campania.
Già negli anni ’80, gli ambientalisti si organizzavano per opporsi allo sversamento abusivo di rifiuti tossici, e all’apertura indiscriminata di discariche, ma all’epoca lo stato sembrava essere dalla loro parte…..

4 min.

intervista a angelo genovese:
– 1973 post colera
  – primo piano rifiuti con inceneritori e discariche
– 1982 legge 915
– 1980/1990 ruolo ambientalisti
  – 1989 denunce traffico rifiuti tossici nord/sud
  – primi convegni sul trattamento meccanico biologico

pensavo di recuperare un tg dell’epoca, mi sono già messo in contatto con archivio rai3 ragionale…..

0.2
L’11 febbraio del 1994, con un decreto legge del consiglio dei Ministri e previa diffida, viene dichiarato lo stato di emergenza nel settore dello smaltimento dei rifiuti solidi urbani nella Regione Campania fino al 30 aprile 1994, viene data disposizione per interventi urgenti necessari a fronteggiare la situazione di emergenza e nominato il commissario del Governo nella regione Campania, il prefetto Improta, (è morto, ma cè un suo collaboratore, ing.orrico, che potremmo intervistare per integrazione) delegato all’attuazione degli interventi stessi. Col decreto vengono stanziati 8 miliardi di vecchie lire.

1 min.

intervista a angelo genovese:
– 1994 prefetto improta 1° commissario rifiuti osteggiato da bassolino neo sindaco di napoli
intervista a orrico:
– Improta commissario rifiuti
– il piano rifiuti

pensavo di recuperare un tg dell’epoca, mi sono già messo in contatto con archivio rai3 ragionale

SIGLA

1
Sotto il governo regionale di Antonio Rastrelli di AN, con il consenso di centrodestra e centrosinistra, il primo atto di opportunismo politico riguarda la disoccupazione, si emette infatti un bando di formazione per operatori ecologici che porterà in breve a 2.500 assunti non attraverso il collocamento ma invece servendosi di cooperative, alcune facenti capo a clan camorristici che per partecipare “acquistano” delle liste di anime morte, ma tutte che svolgeranno funzione di bacini elettorali bipartisan e quasi mai di reale impiego. Copiando tale sistema e decretando la vittoria del consociativismo, la successiva giunta regionale del centrosinistra del 1999, retta da Andrea Losco, UDR, e quella retta da Antonio Bassolino, DS, continuano il criterio clientelare fino a portare la Campania ad avere oggi 12.000 addetti alla raccolta dei rifiuti, cioè uno ogni 400 abitanti mentre la media italiana è 1 ogni 9.000.

4 min.

corrado gabriele o tuccillo  per finalizzazione occupazionale liste disoccupati e corsi, oggi e ieri
michele franco intervista storiografica con giornali e immagini dell’epoca … nel centro sociale di via tribunali

2
16 aprile 1994: proroga dello stato di emergenza  fino al 30 settembre 1994 ed estensione ai rifiuti speciali; 7 ottobre 1994 proroga dell’emergenza sino al 31 dicembre 1995 per la situazione determinatasi nel settore dei rifiuti solidi urbani ed assimilabili, speciali e tossico-nocivi nella Regione Campania; 29 dicembre 1995 ulteriore proroga fino alla data dell’approvazione del citato piano regionale e, comunque, non oltre 31 dicembre 1996; E’ sempre sotto la giunta Rastrelli, nel 1996, che vengono ampliati i poteri del commissariato e data la possibilità, ai limiti del legittimo, che questa carica venga ricoperta dal presidente eletto della Regione.
L’allora governatore viene scelto a guidare l’emergenza e ne approfitta per varare un piano con cui affida l’intero ciclo dei rifiuti ad imprese private, riducendo la funzione di controllo istituzionale su di esso ad una farsa.
30 dicembre 1996 proroga  fino alla data dell’approvazione del piano regionale per lo smaltimento dei rifiuti e comunque non oltre il 31 dicembre 1997; In linea con il decreto Ronchi del ’97, secondo cui le discariche (immensi serbatoi per l’immondizia indifferenziata) vanno progressivamente abbandonate a favore di impianti più lungimiranti, cioè inceneritori, compostaggio, raccolta differenziata e bonifica, il piano campano promette 7 impianti di cdr (combustibile da rifiuti) e due termovalorizzatori (in cui bruciare i cdr).

2 min.

intervista orrico:
– proroghe del mandato commissariale
– gestione del commissariato rifiuti da prefetto a presidente regione

intervista angelo genovese:
– gestione del commissariato rifiuti da prefetto a presidente regione

Intervista paolo rabitti:
-il opcm decreto napolitano, l’ingerenza di ABI

intervista a sabina: decreto ronchi

3
In ogni caso la gara viene vinta dalla Fibe, di proprietà della Impregilo (Romiti), che offre il prezzo più conveniente,
insieme ai livelli di garanzia di qualità tecnica più bassi.

4 min.

intervista pm corona:
– project finacing dell’impregilo

Intervista paolo rabitti:
– il contratto con Impresilo, l’offerta, i concorrenti…..

4
Nel 2002 iniziano le proteste degli abitanti di acerra, dei paesi limitrofi e dei comitati contro la costruzione dell’inceneritore in località pantano-acerra, con la costruzione di un presidio permanente. Le proteste culminano nel corteo dei 30.000 del 29 agosto 2004, finito con pesanti cariche e molti feriti, sotto un sole cocente, in grado di disincentivare la protesta civica, successivamente inizierà il cantiere dell’inceneritore, nel 2007 scoppierà il caso delle pecore deformi della famiglia Cannavacciuolo, e verrà inaugurato un mega-sversatoio d’immondizia tal quale dinanzi al suolo del cantiere dell’inceneritore. Da allora i comitato hanno continuato nella protesta, seguendo anche le vie legali fino alla corte europea.

5 min.

interviste ai contadini wadada:
– 2003 critiche all’inceneritore in zona agricola

immagini corteo 29 agosto 2004:
– scontri
– corteo e striscioni & carri

intervista cannavacciulo:
– 2007 pecore deformi
Intervista a Tommaso Esposito: 29 agosto 2004 e ricorso UE
Intervista Alfonso de Vito: 29 agosto 2004 > cosè accaduto??

immagini elicottero:
– mega sversatoio acerra

5
Con Antonio Bassolino, diventato governatore nel 1999 e commissario ai rifiuti dal 2000 al 2004, si inaugura l’era delle società miste, pubbliche e private, con cui in pratica si affidano i vari servizi del ciclo dei rifiuti ad imprenditori amici, garantendosi ritorni finanziari per le campagne elettorali e bacini di voto. Basta solo pensare che le spese della dirigenza del commissariato ai rifiuti salgono dai 16.638 euro del 1998 a 1.140.000 nel 2003, mentre nel 2004 arrivano a ben 4 le sue sedi, con un costo di  857 mila euro l’anno. Riccardo Di Palma, ora presidente della Provincia, riceve per una sola consulenza su un riassestamento idrico la cifra di 400.000 euro.

3 min.

intervista amato lamberti:
– responsabilità delle politica sul piano rifiuti
– porte aperte alla malavita organizzata

Intervista paolo rabitti:
– bassolino

braucci verifica costo consulenza di palma
corrado gabriele o tuccillo società miste ieri e oggi
michele franco intervista storiografica società miste e voto di scambio

6
Nel 2001 la magistratura predispone la chiusura di Parapoti e Tufino, le due discariche che servono rispettivamente la provincia di Salerno e di Napoli. Sette i miliardi spesi per costruire a Tufino un impianto per pressare l’immondizia in eco-balle che viene completato e consegnato a discarica chiusa. Da un giorno all’altro 152 comuni non sanno dove sversare l’immondizia: si scelgono in fretta e furia due vecchie discariche, nelle zone di Palma Campania e San Giuseppe Vesuviano.

2 min.

intervista trinchese:
– storia cave tufino

intervista a angelo genovese:
–  Palma Campania e San Giuseppe Vesuviano

7
I Comuni, nell’individuare un sito temporaneo, cambiano area dopo le proteste degli abitanti del quartiere, ma per evitate nuove reazioni mantiene il riserbo assoluto sulla sua localizzazione. Non è infatti la sola camorra a muoversi nell’ombra: anche i responsabili del commissariato e le forze dell’ordine agiscono di notte, in assoluta segretezza, scortando i camion della nettezza urbana come portavalori. La gente, insieme a sindaci ed esponenti politici, se sa dove avviene lo scarico dell’immondizia, blocca tutto. Ancora oggi, i camion diretti a Taverna del Re per sversare l’immondizia sono mimetizzati dietro pubblicità di prodotti sulle fiancate, perché a nessuno venga il sospetto che i camion della Drive trasportano tutto fuorché birre.

2 min.

immagini drive beer:
– camion che trasportano i rifiuti a taverna del re
– i camion dall’elicottero

contattare teleclub italia trasportano i rifiuti
sabina voce narrante
intervista vito tarricone proprietario della tarricone spa zona ind. Baragiano scalo (pz) tel. 0971.993826 – fax 0971.993824 – birramorena.com (drive beer da nic.it del sito drivebeer.it) / http://www.largoconsumo.info/122005/Tarricone62-0512.pdf

8
2001/2002 In occasione di quell’emergenza, l’allora Ministro dell’Interno Bianco emana un’ordinanza fuori legge: si può “disporre
quali siti di stoccaggio provvisorio di rifiuti urbani delle aree a qualsiasi titolo divenute discariche abusive”.
Le istituzioni adottano tutte le soluzioni possibili, meno quelle da loro stesse emanate. Si ricorre alle discariche
della camorra e l’immondizia campana viene sversata a suon di euro in altre regioni italiane, finisce legalmente in Germania.

3 min.
Intervista a Col angelo, sant’arcangelo:
– testimonianza sui treni per la germania

intervistra iacuelli utilizzo discariche abusive per il decreto dei rifiuti e trasporto in germania

9
Attraverso altre 9 proroghe giungiamo al 28 dic 2002 proroga dello stato di emergenza nel settore dello smaltimento dei rifiuti nella regione Campania, nonché in materia di bonifica dei suoli, delle falde e dei sedimenti inquinati, di tutela delle acque superficiali di dissesto idrogeologico nel sottosuolo, con riferimento al territorio di Napoli.
Contemporaneamente la Campania accoglie illegalmente i rifiuti tossici di ogni paese – europeo e non – che sia riuscito
a mettersi d’accordo con la camorra.(il decreto sull’ingresso dei rifiuti speciali in campania????)

3 min.

intervista orrico:
– proroghe e bonifica

intervistra iacuelli trasporto rifiuti tossici dai paesi esteri in campania e decreto ingresso rifiuti speciali

10
Nel 2005 un nuovo decreto stabilisce che è il caso di rescindere il contratto con la Fibe, rivelatasi fallimentare nella costruzione degli impianti. Una nuova gara di appalto viene indetta ma quel giorno non si presenta nessuno; successivamente viene annullata.

2 min.

intervista pm corona:
– rescissione contratto fibe e gare deserte

11
19 maggio 2007: prima manifestazione nazionale contro lo scandalo rifiuti e per la partenza della raccolta differenziata porta a porta, riciclo, riuso, leggi sugli imballaggi.
2007:L’ultimo decreto legge del governo italiano è di maggio. Si ammette che oggi di discariche ce n’è ancora bisogno, e tra proteste ambientaliste e interventi dagli alti vertici dello stato, una delle 4 previste è stata individuata in un’oasi WWF, a Serre. Commissario straordinario: guido bertolaso

4 min.

immagini corteo 19 maggio 2007:
– interviste (sabina)
– corteo e striscioni

immagini presidio serre:
– interviste ai cittadini
– mezzi militari
– scontri

12
Da una parte si bonificano i siti provvisori (da 4 anni) di stoccaggio, Boscoreale, Trecase e Terzigno, dall’altra nella
stessa Terzigno verrà individuata l’area nella quale sversare la fos (frazione organica stabilizzata, lo scarto nobile di
un pre-trattamento dei rifiuti) prodotta dagli impianti. Ma la fos è prodotta da un impianto a norma e nessun impianto
della Campania è a norma. Perché almeno uno lo diventi, occorrerebbe liberarlo dalle eco-balle, e le ecoballe
dovrebbero finire in discarica, ma già le quattro discariche individuate servono a malapena a smaltire l’ordinario,
se si intasano con le eco-balle pregresse (parliamo di 7 milioni, se anche se ne spostassero 2.000 al giorno occorrono
anni) la crisi ritorna più violenta di prima. Comunque la fos che verrà, finirà in un sito ad hoc. Ma guai a chiamarla
discarica, ora ha un nuovo nome, come da decreto:“ricomposizione morfologica del sito”.
I vari impianti di cdr – in base all’ultimo decreto di maggio verranno chiusi a rotazione, a cominciare da quello di Giugliano, uno dei più devastati, dei più maleodoranti, che nasce come cdr ed è stato poi declassificato, a impianto di “tritovagliatura”.
“Taverna del Re” contiene 3 milioni e mezzo di eco-balle poste sotto sequestro lo scorso 9 agosto e che non potranno mai essere bruciate perché non a norma. La Fibe, come da contratto, dovrebbe provvedere a smaltire le eco-balle ma se non lo farà spetta ai comuni provvedere: cifra stimata per l’operazione 600 milioni di euro.

4 min.

intervista ortolani:
– cos’è la fos
– ricomposizione morfologica del sito
– siti idonei esclusi

Intervista a Paolo Rabitti:
–    fos e discariche
–    ecoballe

immagini elicottero:
– cdr di caivano

immagini teleclub italia interviste cdr giugliano, taverna del re, ecoballe fibe

13
Pansa è subentrato al dimissionario Bertolaso, il cui subcommissario Claudio De Biasio (4/4/2007) è stato arrestato ad aprile per truffa aggravata nell’ambito di un’indagine sulle infiltrazioni della camorra nel settore, per inciso proprio mentre stava diventando consulente di Ecomafie. Bertolaso a sua volta aveva preso il posto di Corrado Catenacci dimissionario dopo due avvisi di garanzia ricevuti rispettivamente per la gestione delle discariche di Tufino e di “Tre Ponti”, fatte riaprire nonostante i veti della magistratura (catenacci indagato). Catenacci dal canto suo era succeduto a Bassolino il quale ha ricevuto una nuova richiesta di rinvio a giudizio (insieme a Piergiorgio e Paolo Romiti e all’ex amministratore delegato di Fibe, Armando Cattaneo) per frode in pubbliche forniture, truffa aggravata ai danni dello stato, interruzione di pubblico servizio, abuso d’ufficio.
Secondo l’accusa, Bassolino ha contribuito all’acuirsi dello stato di emergenza perché sapeva e non ha impedito la perpetua violazione degli obblighi contrattuali per ciò che riguarda la corretta gestione dello smaltimento dei rifiuti da parte della Fibe per danni economici allo stato enormi. Se la Fibe non andava a ritirare i rifiuti, come testimoniato da molte segnalazioni effettuate dai sindaci, Bassolino non ne contestava l’inadempimento. Inoltre Bassolino avrebbe autorizzato la Fibe a stoccare le balle prodotte negli impianti di cdr (che la società invece avrebbe dovuto bruciare in strutture già esistenti e da lei stessa costruite). In sostanza la Fibe anziché pagare per bruciarle altrove, voleva conservare le eco balle per smaltirle – successivamente – nei propri impianti a pagamento. Bassolino avrebbe poi “autorizzato l’ampliamento delle piazzole site a Caivano per lo stoccaggio di eco-balle” (anche qui la società avrebbe risparmiato sui costi per bruciarle altrove), violando anche le norme ambientali, perché queste famose eco-balle non erano affatto eco e perché tra Giugliano e Caivano si sono alla fine realizzati non siti provvisori di stoccaggio bensì discariche a cielo aperto. Infine Bassolino si è ritrovato tutte le rogne lasciate da Rastrelli.

5 min.

intervista pm corona:
– inadempienza della fibe

Intervista a Paolo Rabitti:
–    processo sassolino+impresilo

immagini:
aula bunker + tribunale (da recuperare da bernardo)

14
autunno-inverno 2007:Il gioco delle tre carte, attraverso i giornali, sui nomi dei siti da aprire, riaprire, dissequestrare fa impazzare le proteste in tutta la campania, con i casi di Lo uttaro,ariano irpino, sant’arcangelo trimonte, montesarchio, savignano ed infine la riapertura temporanea di taverna del re a giugliano, la città di monnezza, seguite dal tragico evento di Lucia, donna disabile che si è data fuoco per protesta. Ogni proteste ha delle sue caratteristiche, un suo localismo ma le organizzazioni più lungimiranti provano a fare “rete”, nella speranza di unire le lotte contro la devastazione ambientale e i continui attacchi alla democrazia e ai diritti.
Ma la battaglia è dura e non trova mai alleati di rilievo (tutti collusi), un esempio: il vescovo di Caserta e Alex Zanotelli hanno presidiato ai sit-in a “Lo Uttaro” (una discarica in provincia di Caserta fatta riaprire da Bertolaso e che come tante altre è sia legale che abusiva) per rendersi conto della situazione, chiedendo che almeno fosse dichiarato il contenuto di ciò che veniva sversato lì, sono stati duramente attaccati dal capo della protezione civile, definiti amici della camorra, addirittura ripudiati dalla ‘grande chiesa’ allineata sulle posizioni del commissario.

4 min.

materiale luca:
– interviste savignano irpino e sant’arcangelo trimonte

meteriale asterix:
– immagini tre ponti di montesarchio

Intervista ad Alex Zanotelli:
– lo uttaro

intervista lucia:
– disabile contro la riapertura di taverna del re

immagini teleclub italia lucia si da fuoco
immagini giulio finotti immagini interviste su louttaro e alex zanotelli e vescovo nogaro

15
Ma la fine d’anno è caratterizzata dall’esplosione della protesta più accesa, che impegnerà i comitati fino alla fine di gennaio e oltre: i giorni di pianura. Napoli deve pagare il suo prezzo per fronteggiare l’emergenza rifiuti, individuare un sito. La manifestazione regionale a Napoli del 14 gennaio; iniziano le speculazioni mediatiche sulla vicenda rifiuti campania, il governo prodi è alla frutta!

6 min.

immagini insu^tv:
– resistenza e scontri a pianura
– immagini interno discarica
– la ricerca dei rifiuti radioattivi

immagini corteo 14 gennaio 2008:
– interviste
– corteo e striscioni

immagini sergio immagini pianura + interviste?
immagini interviste luca pianura
immagini interviste figli del bronx pianura

16
A metà gennaio la Iervolino annuncia a skyTG24 che Napoli, darà il suo contributo all’emergenza offrendo al commissariato la ex-manifattura dei tabacchi a gianturco, Napoli est, dopo una settimana circa i cittadini del neonato comitato occupano la struttura individuata, per nove notti; inchiestando sulla vicenda scoprono che la ex-manifattura, di proprietà della fintekna, è inquinata dall’amianto, che la GeosEnvirorment è assegnataria della bonifica, e che si tratta, probabilmente, di un “baratto” sulla bonifica con il commissariato. Contemporaneamente viene “scoperto”, dal comitato, un sito sempre a Napoli est, dove l’ASIA prepara i container per la germania, assolutamente pericoloso e fuorilegge, confinante con la struttura della ICM, anch’essa da bonificare, dove dovrebbero costruire il primo sito di compostaggio della provincia di Napoli. manifeattura sgomberata il 29 gennaio 2008, poi rilievi e contrattazioni.

6 min.

immagini insu^tv:
– assemblee del comitato
– immagini manifattura
– interviste donne di gianturco
– intervista rappresentante fintekna
– immagini sito Q8
– immagini dei rilievi
– intervista alla Iervolino delle donne di gianturco

recuperare skyTG24
intervista sabina legami tra fintekna, GeosEnvirorment e commissariato

17
Il governo prodi sta per cadere, prodi riabilità il Cip6, con i decreti, vengono individuati i siti di boscofangone a marigliano e ferrandelle, per sversare ancora rifiuti; la polizia carica, arrivano i rifiuti; il primo sito viene chiuso dopo 45 giorni, il secondo sequestrato dalla magistratura

3 min.

intervista a nunzia lombardi:
– situazione sito marigliano

intervista orrico:
– immagini di ferrandelle

intervista a nunzia lombardi: introduzione dei CIP6 governo prodi

18
Ad aprile arriva la notizia di Chiaiano, il governo Berlusconi in carica nomina di nuovo Guido Bertolaso, in qualità di sottosegretario di governo, conferenza stampa a Napoli del primo consiglio dei ministri di Berlusconi IV, a Chiaiano parte il presidio in difesa della cava, due giorni di cariche a sorpresa, la vita del presidio, le istituzioni locali, i tecnici di parte nella commissione paritetica, il decreto repressivo, l’esercito, berlusconi a Napoli

8 min.

immagini insu^tv:
– 21/05/08 conferenza stampa presidenza del consiglio dei ministri
– intervista al ministro prestigiacomo
– 23-24/05/08 scontri a chiaiano
– interviste al presidio di chiaiano
– immagini e interviste nella selva di chiaiano (sabina)

intervista ortolani:
– commissione paritetica

immagini corteo 1 giugno 2008:
– interviste
– corteo e striscioni

Immagini jatevenne day

immagini macedonio conferenza stampa bertolaso

19
La raccolta differenziata: 35% di raccolta differenziata era la soglia fissata nel ’96, 35% è il limite minimo indicato anche 10 anni dopo, visto che negli ultimi anni la Campania è ferma al 10,6%. Dal 2003 ogni cittadino si è ritrovato una maggiorazione sulla tassa
per l’immondizia proprio per la raccolta differenziata, aumento che non è si è concretizzato in alcuna attività in
tal senso, ma è servito a pagare oltre 3.000 lavoratori che senza far nulla hanno inciso sulle spese per un valore di 55
milioni di euro all’anno. Il bilancio commissariale del 12 marzo 2004 ha una spesa per raccolta differenziata che copre il
49% di quelle complessive e alla cui voce rientrano lavoratori, strutture, automezzi. Quelli stessi automezzi che in
audizione davanti alla commissione di inchiesta Catenacci così commenta: “cinquanta sono stati rubati, molti sono
inutilizzati, altri impiegati per il trasporto dell’immondizia ordinaria, altri ancora adoperati dalle società che si occupano di rimozione della nettezza urbana che usano questi automezzi di proprietà del governo ma ne fanno pagare l’uso ai Comuni”.In molti Comuni i contenitori per la raccolta differenziata distano almeno un km dalle abitazioni, spesso ingombrano e allora li fanno sparire o li bruciano, durante le varie emergenze sono stati adoperati come cassonetti e l’onere della raccolta è tutto a carico del singolo.
Nessun risalto ne valorizzazione hanno le industrie di trasformazione della materia, come la ErrePlast di gricignano d’aversa.
Ma non è vero che in Campania c’è un problema culturale in tal senso: alcuni comuni sono a livelli di raccolta differenziata più alti della media nazionale, a conferma che lì dove funziona, la gente la fa. Proprio durante l’emergenza migliaia di cittadini campani, sconvolti per gli accadimenti hanno iniziato a differenziare i rifiuti in casa, financo il compost, affrontando la giungla cittadina alla ricerca di un cassonetto. Anche durante i presidi e le mobilitazioni, i cittadini si sono auto-organizzati allestendo isole ecologiche, proponendo eventi rifiuti-zero, sensibilizzando le popolazioni. I cassonetti indifferenziati straripanti inoltre hanno favorito la crescita di un mercato informale, basato sulla differenziazione a valle: centinaia di tre-ruote, condotti da italiani, rom, sinti, immigrati dell’est, raccolgono giorno e notte tra i rifiuti, ferro, alluminio, acciaio, rame, ottone e altre leghe, che trasportano fino a dei depositi in provincia dove i materiali vengono smistati a imprese che si occupano di trasformarli o rivenderli, insomma una grossa filiera che si occupa del recupero della materia, ostacolate da leggi, divieti, limiti e indifferenza, in un scenario incredredibilmente degradato.
Qualcuno poi, è arrivato dalla spagna con una proposta vecchia come il mondo, ma ancora attuale, “desbasurament”, raccolta e archiviazione di oggetti trovati nei rifiuti, ma ancora utile, e successiva distribuzione gratuita a nuovi utilizzatori, infine, addirittura, un asta di opere artistiche elaborate coi rifiuti.

8 min.

intervista erreplast:
– plastica che rivo dalla campania, mancanza di materia prima

intervista cartonaro gianturco:
– ostacoli della legge

Intervista Alessio-Marano:
–    raccolta differenziata Porta a porta

intervista compagni:
– esperienza raccolta autogestita

immagini insu^tv:
– gianturco e chiaiano
– ecoballo a marigliano
– treruote raccolta metallo
– interviste ai rom italiani
– desbasurament

sketch marina confalone su cittadini e raccolta differenziata
intervista a nunzia lombardi: dati su incremento spesa tarsu, dichiarazioni catenacci su automezzi, rifiuti procapite campania vs lombardia
michele franco intervista aumeto tarsu e operatori ambientali

20
i ragazzi di due scuole superiori, una di barra e una di ponticelli, fanno alcune attività di sostegno con il gruppo dei maestri di strada del progetto “chance”, in classe hanno parlato molto della vicenda rifiuti, e si stanno preparando ad un tour un po’ speciale: passeranno una mattinata a bordo del Gi-Bus del progetto Chance, un vecchio autobus dell’atan in versione multimediale, con computer, foto-videocamere e musica; percorreranno le strada invase dai rifiuti della provincia napoletana, filmando e fotografando le differenza tra zone dovè attiva la raccolta differenziata e zone dove non lo è. Questo viaggio speciale, culminerà tra schiamazzi e neomelodie, urla e traffico, in un intervista ai rappresentanti di una società che gestisce la raccolta dei comuni di portici, percolano e san Sebastiano, la LeucoPetra, da cui salteranno fuori risposte a molti dubbi

5 min.

immagini insu^tv:
– riprese del tour
– intervista ai ragazzi
– intervista insegnanti
– interviste a leuco petra
– immagini barra, ponticelli, san sebastiano

21
se guardiamo al panorama nazionale, poi, la campania è ancora una regione a forte vocazione agricola, l’industrializzazione è il vero inquinante prodotto dall’uomo; le polveri sottili disperse nell’ambiente da cementifici, centrali, inceneritori, sotto ogni forma, sono in grado di contaminare acqua, aria e terra, ed hanno un enorme capacità di penetrazione negli organismi umani, producendo processi patologici, difiniti nano-patologie, in riferimenti alle dimensioni delle polveri. Forse è per questo motivo che paesi molto più industrializzati, come gli stati uniti d’america, hanno visto in
questi anni moltiplicarsi i casi di una sindrome da intolleranza ai prodotti sintetici, che colpisce tutte le età e arriva fino allo shock anafilattico. Questi casi si stanno diffondendo anche in italia, e questi soggetti per star bene devono abbandonare la società urbanizzata.

6 min.

intervista caterina serra autrice di tilt:
– intolleranze ai prodotti sintetici sindrome tilt

intervista stefano montanari
– connessioni tra le polveri sottili e le nanopatologie

intervista prof commella oncologo pascale
– aumento dei tumori in campania

interventi marfella oncologo:
– nocività delle diossine

intervista gaetano rivezzi pediatra
– patologie ambientali area caserta, malformazioni ei tumori

Intervista a Peppe Banchi Ing. Rete Rifiuti Zero :
– esperto di sistemi impiantistici

bruno orrico: ingegnere chimico già responsabile della struttura tecnica del prefetto di Napoli Commissario delegato per l’emergenza rifiuti in Campania dal 1994 al 2003.

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